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POLITICA

Al Senato

Riforme, la giunta per il regolamento sul 'canguro': "E' legittimo"

Con 10 voti favorevoli e 4 contrari la giunta ha stabilito che è legittimo l'utilizzo del 'canguro', la tecnica di accorpamento delle votazioni che ieri ha permesso di far decadere 1400 emendamenti alle riforme. Contrari M5S, Sel e Lega

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La giunta per il regolamento del Senato
Dopo una riunione durata oltre tre ore la giunta per il regolamento di palazzo Madama ha votato a maggioranza la legittimità del 'canguro', la tecnica usata per lo sfoltimento degli emendamenti che considera superate le proposte di modifica analoghe a quelle già votate. La parola torna quindi all'Aula con l'esame degli emendamenti. Contro hanno votato M5S, Sel e Lega.

Al Senato importante vittoria per la maggioranza dopo il fallimento della mediazione proposta ieri. La decisione della giunta potrebbe, infatti, velocizzare notevolmente il dibattito a palazzo Madama, dopo che ieri sono "caduti" 1400 emendamenti per l'applicazione del canguro.

La giunta era stata convocata dopo che alcuni senatori, tra cui i 'dissidenti' dem Massimo Mucchetti e Paolo Corsini e il popolare Mario Mauro, avevano chiesto un chiarimento sulla regola.

La mediazione fallita
Ieri il governo aveva sposato la proposta di mediazione del 'dissidente' Pd Vannino Chiti, proposta rifiutata però dalle opposizioni, in particolare da Sel, con il quale ormai è scontro aperto. Intanto, sempre ieri, si sono concluse le votazioni online del Movimento5Stelle sulla proposta annunciata da Beppe Grillo ai parlamentari pentastellati di un nuovo "Aventino" per protestare contro la riforma del Senato che viene definita senza mezzi termini "un colpo di Stato". Le votazioni hanno visto una netta vittoria della proposta di Grillo: 21.569 i votanti, 17.770 i favorevoli, 3.799 i contrari.

Lo scontro Pd-Sel
Dopo le polemiche seguite alle parole di Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sulla "preclusione di alleanze future" del Pd con Sel visto lo scontro in atto sulle riforme al Senato, il leader del partito Nichi Vendola ha commentato che la rottura "porterà a delle conseguenze". "Vogliamo capire esattamente - ha aggiunto Vendola- se il Pd ha scelto un’alleanza strategica e di lungo periodo con la destra". In quel caso "ne trarremo le conseguenze", ha concluso il leader di Sel. D’altra parte Led, la formazione nata dalla scissione di Sel, ha fatto sapere che si asterrà sul voto di fiducia sul decreto Pa, questa sera alla Camera. Come ha spiegato il capogruppo Gennaro Migliore, questo è il primo atto di una strategia di costruzione di una "sinistra di governo" che punta a un "allargamento del Pd a sinistra". E apre palesemente sulle riforme: "Siamo contrari all’ostruzionismo. È invece necessario dare un contributo, proponendo miglioramenti. Ma è indispensabile che le riforme si facciano".  

Le parole di Renzi
"Approveremo la riforma in prima lettura, nonostante le urla e gli insulti di queste ore" ha scritto Renzi nella sua newsletter, aggiungendo: "In queste ore i senatori che sostengono la riforma e che stanno subendo l'ostruzionismo di una piccola parte dei loro colleghi stanno dimostrando il senso delle istituzioni più straordinario che si possa chiedere".