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MONDO

Si combatte a Sloviansk, nell'est del Paese

Ucraina, l'ira di Putin: "L'operazione militare di Kiev avrà conseguenze"

A Sloviansk 5 insorti filorussi sono rimasti uccisi nei combattimenti con le truppe ucraine, anche se per il quotdiano Kiiv Post le vittime sarebbero almeno 7. Secondo la stessa testata Kiev avrebbe sospeso il blitz a est, per il rischio di un'invasione russa. Mosca ha annunciato di aver avviato nuove esercitazioni militari al confine con l'Ucraina: "Siamo costretti a reagire alla macchina militare di Kiev e alle esercitazioni della Nato"

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Ucraina (Ansa)
Ucraina
L'intervento dell'esercito ucraino contro il suo stesso popolo nell'est del Paese è "un crimine grave". Così il presidente russo Vladimir Putin, che ha minacciato "conseguenze" per quella che Kiev definisce un'operazione "antiterrorismo" contro i separatisti filorussi. "Se il regime attuale a Kiev ha veramente iniziato ad usare l'esercito contro il popolo – ha tuonato - si tratta di un crimine grave. E' un'operazione di repressione che avrà conseguenze su coloro che prendono decisioni, in particolare sulle relazioni tra i governi".

Mosca annuncia esercitazioni al confine con l'Ucraina: "Costretti a reagire" 
Il ministro della Difesa russo, intanto, annuncia che Mosca ha avviato nuove esercitazioni militari al confine con l'Ucraina, in relazione al concentramento di truppe ucraine alla frontiera e all'inizio dell'operazione militare di Kiev nel sud-est ucraino. "Siamo costretti a reagire alla macchina militare ucraina e alle esercitazioni della Nato", ha detto. "Se oggi non sarà fermata la macchina militare essa porterà ad un gran numero di morti e feriti" ha aggiunto il ministro.

I numeri dell'operazione di Kiev secondo Mosca
Secondo il ministro della difesa russo, nell'operazione militare sferrata da Kiev nel sud-est ucraino sono impegnati oltre 11 mila uomini armati, 160 carri armati, più di 230 blindati, almeno 150 pezzi di artiglieria, tra cui cannoni e lanciamine, e un gran numero di mezzi dell'aviazione.

Combattimenti a Sloviansk
A scatenare la reazione di Mosca è quanto sta accadendo nelle ultime ore nell’Ucriana dell’est. Divampa infatti la battaglia alle porte di Sloviansk, la città ribelle diventata la roccaforte della rivolta filo-russa. Le forze di Kiev hanno raggiunto la periferia della città in mano ai ribelli da metà aprile e negli scontri sono stati uccisi 5 miliziani separatisti e distrutti tre checkpoint "illegali".

Non è chiaro se le truppe ucraine si preparino a invadere Sloviansk, la città simbolo del movimento separatista che vuole l'annessione alla Russia dell'est dell'Ucraina, il cuore industriale e russofono del
Paese. Certo è che il ministero dell'Interno di Kiev ha chiesto agli abitanti di non uscire dalle proprie abitazioni e di "non lasciare bambini da soli per le strade", come si legge in un comunicato.

Stampa ucraina: Kiev sospende blitz a est, rischio invasione russa
Secondo il quotdiano ucraino in lingua inglese Kyiv Post, Kiev avrebbe sospeso per ora l'operazione militare lanciata a Sloviansk contro gli insorti filorussi. La testata cita un ufficiale dei servizi di sicurezza ucraini, secondo cui Kiev starebbe riformulando il suo piano d'azione anche perché il rischio che le truppe russe attraversino il confine sarebbe cresciuto drammaticamente. Il giornale inoltre parla di almeno 7 vittime tra i filorussi nei combattimenti a Sloviansk.

Kiev riconquista il municipio di Mariupol con un’operazione pacifica
Un’operazione senza spargimento di sangue è stata condotta invece a Mariupol, importante città portuale sul Mar Nero nella regione di Donetsk, dove le truppe ucraine hanno riconquistato il Municipio occupato dal 13 aprile da miliziani filo-russi. ll ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha spiegato che l'operazione è avvenuta in modo pacifico e che gli uffici comunali potranno tornare ora alla normale attività appena completate le ispezioni degli artificieri.
 
Il presidente ucraino alla Russia: "Fermi l'ingerenza negli affari interni di Kiev e ritiri le truppe dai confini orientali"
In un discorso tv il presidente ucraino Oleksandr Turchynov ha ribadito la richiesta alla Russia di "fermare l'ingerenza negli affari interni di Kiev e ritirare le truppe dai confini orientali dell'Ucraina". "Non ci piegheremo davanti alla minaccia terroristica" ha aggiunto.

Le preoccupazioni internazionali. L'Onu: "Azione militare da evitare". L'Ue: "Le parti rispettino gli accordi di Ginevra"
La crisi ucraina suscita le preoccupazioni internazionali. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon fa sapere, tramite un portavoce del Palazzo di Vetro, di essere preoccupato che "la situazione divenga
rapidamente fuori controllo con conseguenze imprevedibili". Per questo sottolinea la necessità che tutte le parti rispettino gli impegni assunti con la Dichiarazione di Ginevra: "L'azione militare - afferma - deve essere evitata a tutti i costi". Sulla stessa linea l'alto rappresentante della politica estera Catherine Ashton:  "Tutte le parti devono attenersi alla dichiarazione di Ginevra del 17 aprile".
 
Obama dal Giappone minaccia nuove sanzioni alla Russia
Gli Stati Uniti intanto continuano a premere per una soluzione diplomatica della crisi ucraina, ma non escludono nuove sanzioni contro la Russia. Lo ha affermato il presidente Usa Barack Obama da Tokyo, dove si trova in visita ufficiale. Il governo americano, ha precisato, sta organizzando i "preparativi" da attuare nel caso in cui l'accordo di Ginevra raggiunto tra Russia, Usa, Unione europea e Ucraina non porti ai risultati promessi. Per questo, ha assicurato Obama, sono state preparate nuove sanzioni.

Rilasciato il giornalista statunitense rapito dai filorussi
E' stato rilasciato e sta bene il giornalista statunitense Simon Ostrovsky, rapito lunedì scorso dai filorussi nella parte orientale dell'Ucraina e tenuto prigioniero nella loro roccaforte a Slavjansk.