Le reazioni dopo l'attacco della presidente Meloni a Report

28 aprile 2024 ore 15:00

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal palco di Fratelli d'Italia a Pescara ha commentato il servizio "(HOT)SPOT albanese" di Giorgio Mottola.

"Aiutatemi a mandare a Edi Rama la nostra solidarietà per venire linciati solo per avere tentato di aiutare la nostra nazione. Addirittura Telemeloni, ce l'avete presente no, Telemeloni? Ha confezionato un servizio sull'Albania in cui si dipingeva come un narcostato".

Tante le reazioni seguite in seguito all’ attacco della presidente del Consiglio al programma condotto da Sigfrido Ranucci. ''Altro che difesa dell'informazione, di Servizio Pubblico, del giornalismo di inchiesta! Dalle parole che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato oggi da Pescara al programma di approfondimento giornalistico della Rai è chiaro che questo va fermato. Dopo l'editto Bulgaro siamo ora a quello Albanese'', ha scritto l’Usigrai in una nota. ''Per Giorgia Meloni fare luce sulle modalità con le qualisono stati formalizzati gli accordi con il primo ministro Edi Rama per i centri immigrati da costruire in Albania equivale a un "linciaggio" al popolo albanese". 

“Una inchiesta giornalistica che - prosegue la nota del sindacato - punta a chiarire come si stanno spendendo i soldi dei contribuenti non ci pare che integri alcuna offesa al popolo Albanese, al quale va la nostra solidarietà per essere stato tirato in ballo a sproposito dalla presidente del Consiglio, per ragioni elettorali.Ci aspettavamo che dal governo arrivasse semmai una parola a difesa del giornalismo di servizio pubblico "Made in Italy" ma è evidente che ci siamo sbagliati”. 

Parole di supporto a Report arrivano anche dal presidente di Fnsi, Vittorio Di Trapani, che su X scrive: ''Il governo della sovranità alimentare, del made in italy e del sovranismo, improvvisamente diventa esterofilo quando si tratta di unirsi al linciaggio del giornalismo d'inchiesta e della libertà di stampa. Io invece sto con la libertà di Report''. 

"Solidarietà a tutta la redazione di Report accusata ingiustamente dalla presidente del Consiglio dilinciaggio. Per Meloni ogni voce fuori dalla propaganda di palazzo Chigi è un attacco alla sua leadership. Invece di spiegare agli italiani lo spreco immane di risorse per l'accordo Italia-Albania se la prende con il servizio pubblico", hanno scritto sempre in una nota i componenti Pd nella Commissione bicamerale di Vigilanza Rai. 

"Meloni, come Apate dea dell'inganno, ciò che ha detto oggi da Pescara è il nulla assoluto, racconta un Paese che non c'è. La premier vuole manipolare la realtà attaccando anche il giornalismo d'inchiesta, come nel caso di Report, e dà solidarietà al premier Rama senza rispondere nel merito. Povera democrazia e povera Italia, governata da chi vede il mondo con i paraocchi", ha affermato Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

"La solita pappardella. O la solita Meloni, che sta al governo da un anno e mezzo ma ripete il copione pari pari come quando era all'opposizione. Più che a un comizio sembrava di assistere al tiro al piccione, visto che Meloni ha attaccato i burocrati (e fino a qua passi pure), gli ambientalisti, i pacifisti, la sinistra brutta sporca e cattiva, fino ad arrivare a Report, Ranucci e i giornalisti Rai, colpevoli di fare il proprio lavoro di ricerca della verità anche su capi di Stato esteri. Non è riuscita a dare mezza risposta agli italiani".  Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra.

"L'informazione pubblica deve essere libera e indipendente. Difendiamo il giornalismo d'inchiesta dalle ingerenze del potere politico, solidarietà a Report". Così  invece Francesca Bria, membro del consiglio d'amministrazione della Rai, in un post sui propri canali social.
 

Altre news